martedì 27 settembre 2011

Creative Commons License

Un cervello...elettronico

Viene chiamato SyNapse il cervello elettronico creato nei laboratori della IBM in collaborazione con altre quattro famose università americane. Il chip, più piccolo di un'unghia riesce ad elaborare informazioni al pari di un cervello umano. E' stato proprio costruito ad immagine e somiglianza di un cervello umano. Dotato di nodi che elaborano informazioni, memorie che simulano le sinapsi del cervello umano, il chip neurale è in grado anche di superare la capacità di calcolo del nostro cervello. SyNapse si basa proprio sull'implementazione di algoritmi che servono a riprodurre la comunicazione tra i neuroni, attraverso le sinapsi. Esperimenti compiuti finora hanno dimostrato che SyNapse è in grado di rispondere a compiti quali il riconoscimento di schemi e operazioni di memoria associativa. Il primo uso che ne dovremmo fare è quello di " insegnare " alla macchina a pensare e capire; soprattutto, la macchina dovrebbe imparare dagli errori che lei stessa ha commesso. Come ha fatto il professor Osamu Hasegawa del Tokyo Institute of technology. Egli ha eseguito un algoritmo che permette alla rete neurale di un robot di elaborare varie informazioni ricevute da dei sensori, e riuscire ad " imparare " dagli errori che commette durante la sua esistenza. L'algoritmo prende il nome di Self Organizing Incremental Neural Network. Alla fine avremmo dei super robot capaci di fare tutto alla perfezione e le persone si dovranno rifare a ciò che dicono le macchine. L'impiego principale del SyNapse potrebbe essere quello di metterlo a bordo di sonde spaziali per andar a far missioni in altri pianeti. Solo con l'esperienza di un cervello, una macchina intelligente, può oltrepassare certi limiti che si trovano nello spazio. Solo una macchina pensante è in grado di capire dove si trova il confine tra i luoghi e le velocità a cui l'uomo può accedere...come l'ultima scoperta di questi giorni fatta al Cern di Ginevra; i neutrini in quel caso, molto probabilmente, hanno curvato lo spazio-tempo per arrivare in anticipo di 60 miliardesimi di secondo. Questo potrebbe essere il piccolo passo che ci voleva per incominciare a studiare i viaggi nello spazio; viaggi che, all'inizio, solo macchine intelligenti potrebbero fare. Mi verrebbe a mente altri 1000 impieghi per questo piccolissimo chip, come per esempio un aiuto per la colonizzazione di un pianeta, oppure dirigere lavori complicati o dove ci sia bisogno di molta potenza di calcolo. Altro uso importante è la matematica, molto probabilmente con questi chip saremmo in grado di costruire robot super matematici. L'agenzia governativa darpa, soddisfatta dei primi risultati, ha annunciato che promuoverà un finanziamento di 21 milioni di dollari a favore della ricerca su SyNapse, in totale 41 milioni di dollari stanziati per tale progetto. I primi prototipi prodotti in questo periodo sono appena in grado di fare e gestire una partita da ping pong, ma per ora siamo solo agli inizi. A prodotto finito avremmo un'oggetto grande quanto una scatola da scarpe, con 10 milioni di neuroni ed anche più... La tecnologia, ovviamente, va sempre più avanti. Fra qualche anno probabilmente anche questa tecnologia diventerà obsoleta, perchè altre scoperte saranno fatte. Non ci resta che aspettare le prossime scoperte scientifiche per sapere se il chip in questione sarà stato utile o meno. Chissà dove andremo a finire?Se va avanti così la tecnologia, fra qualche centinaio di anni le macchine si ribelleranno all'uomo. Ma l'uomo sarà pronto ad affrontare le super memorie tecnologiche, oppure ci si adagierà sopra per cercar di fare meno fatica?Riuscite ad immaginare un mondo che dipende esclusivamente dalle macchine?io no ma ci dovrò fare presto l'abitudine.
»»  Leggi tutto...»»  




lunedì 26 settembre 2011

Creative Commons License

Numeri primi...curiosi

Esistono, nella naturale numerazione degli infiniti numeri, particolari situazioni. Per esempio potrei citare il numero 19991. Questi numeri sono detti palindromi cioè che si possono leggere in entrambi i sensi ( da destra a sinistra e viceversa ) e sono pure primi. Visto le proprietà dei numeri potrei anche azzardare l'idea che questi numeri siano infiniti. Come ogni numero, in matematica, si è voluto dare la risposta al quesito: qual'è il numero palindromo primo più grande?Ovviamente, attraverso i calcolatori di oggi, si è potuto dimostrare che esistono numeri con migliaia di cifre che pur essendo palindromi sono anche primi. A settembre 2010, è stato scoperto, il più grande primo palindromo conosciuto che è 10^200000 + 47960506974 x 10^99995 + 1 composto da 200001 cifre e scoperto da Bernardo Boncompagni . Esistono anche i primi triplamente palindromi quelli che, oltre ad essere palindromi, hanno anche un numero di cifre che è un primo palindromo, ma questa è un'altra storia. Quello di cui volevo parlare sono quei numeri pari, che secondo Goldbach, sono dati da 2 numeri primi. Tale viene chiamata la congettura di Goldbach. COME E' NATA LA CONGETTURA DI GOLDBACH Nel 1752 per precisione il 18 novembre 1752 Goldbach inviò una lettera a Eulero e gli disse - Tutti i numeri pari maggiori di 5 possono scriversi come somma di tre primi -. Eulero, interessato al problema, gli rispose - Tutti i numeri pari maggiori di 2 si possono scrivere come somma di 2 primi - . L'affermazione data da Eulero è la forma adottata oggi nella quale la congettura è stata formulata; a volte viene chiamata congettura forte di Goldbach per distinguerla dalla formulazione di Goldbach, nota come congettura debole di Goldbach. Il 16 Dicembre Eulero aveva già dimostrato che nei primi 1000 numeri valeva la teoria che gli aveva proposto, e qualche mese più tardi era arrivato persino a 2500. Ai nostri giorni, attraverso i calcolatori, è stato stimato che la congettura di Goldbach vale per tutti i numeri minori a duemila miliardi. La congettura, tuttavia, non è stata ancora dimostrata ed è considerata dalla comunità matematica uno dei problemi più complessi della storia della scienza. Vediamo però come sviluppare la congettura: 4=2+2; 6=3+2; 8=3+5; 10=3+7; 12=5+7; 14=3+11; La congettura di Goldbach ai giorni nostri ha trovato soluzione e dimostrazione, anche se i matematici sostengono che questa dimostrazione non è valida. La potete trovare a questo link : ( http://www.giovanniarmillotta.it/metodo/di_noto14.html ). In ogni caso, negli anni, tale congettura ha fatto frullare molto la fantasia delle persone, come, i numeri primi. E' stato scritto anche un libro e il protagonista, nel romanzo che ha scritto Apostolos Doxiadis, era un matematico in pensione che per far desistere il nipote a continuare gli studi in matematica gli propone un patto: Dimostrami la congettura di Goldbach e ti potrai iscrivere a matematica; Il ragazzo giorno e notte si da da fare per riuscire a dimostrare la congettura ma non ci riuscirà. Continuerà i suoi studi alla facoltà di diritto. L'autore, per farsi pubblicità, ha offerto un premio da un milione di dollari alla persona anglofona che avesse dimostrato la congettura prima dell'aprile del 2002. I giorni passavano ma nessuno si è presentato per portar la dimostrazione; oltre che l'aprile del 2002 è passato anche il marzo il maggio, l'agosto il settembre il novembre del 2002, insomma nessuno è andato a ritirare il premio. La curiosità dei numeri primi, è che: - i numeri primi riescano a generare qualsiasi altro numero pari e non - ; ovviamente moltiplicando i primi in questione. Sommando due numeri dispari ho sempre un numero pari così come sommando 2 numeri primi ho sempre un numero pari. Ma riusciremmo a prendere tutti i pari o no?Essendo infiniti i numeri primi, posso credere che, tali riescano a generare tutti gli infiniti pari, anche se la matematica, lo sappiamo, ha bisogno di dimostrazioni più che tangibili.
»»  Leggi tutto...»»  




domenica 25 settembre 2011

Creative Commons License

Oscillandia. Partecipa anche tu al concorso

E' cominciata dal 20 settembre il concorso indetto da emcelettronica per aggiudicarsi un fantastico oscilloscopio. Ci sono svariati premi in concorso e partecipare è facilissimo. Riversa le tue conoscenze nelle materie inerenti al sito di emcelettronica e potrai essere tu il vincitore. Ricorda che solo se l'articolo sarà originale verrà valutato valido; il copia-incolla da altri siti è punito anche con l'esclusione al concorso. Quindi cosa vi posso augurare?Buona fortuna a tutti!e vinca il migliore. Le istruzioni per partecipare le potete trovare qua: http://it.emcelettronica.com/oscillandia-vinci-loscilloscopio-dei-tuoi-sogni
»»  Leggi tutto...»»  




sabato 24 settembre 2011

Creative Commons License

Ignorante?No! Diversamente sapiente

E' delle ultime ore l'ennesima gaf fatta. Un tunnel, secondo una nota politica, dividerebbe il Cern di Ginevra dal Gran Sasso. Ora vorrei un pò dimostrare quanto, al giorno di oggi, la maggior parte delle persone parlano per "dar aria alla bocca" ( tante volte far un sospiro senza parlare sarebbe molto meglio ). Vi immaginate cosa vuol dire scavare un tunnel che va da Ginevra al Gran Sasso?possibile che nessuno si sarebbe accorto quando scavavano questo "sbrano" lungo 730 chilometri?Forse, la politica in questione, pensava che ancora esistevano i supereroi dei cartoni animati che nel celebre cartone " tartarughe ninja" impersonavano la parte dei cattivi ( Shredder ) i quali riuscivano a scavare tunnel sotterranei senza essere visti da nessuno. Ma a quest'età sarebbe meglio studiare un libro di scienze, o perlomeno se le scienze non piacciono, sarebbe meglio tirare un sospiro e stare in silenzio. Altra nota di curiosità: nel discorso di sant'ignoranza si parla di vittoria epocale, come se la scienza fosse solo una gara a ostacoli e chi arriva primo vince il premio; non è così, dietro una scoperta del genere ci sono anni di ricerca e numerosissime prove fatte, Questa, io, non la definirei una vittoria epocale ma semplicemente un primo passo prima di scoprire qualcosa di ancora più grande. Come ho detto ieri, nell'articolo " Neutrini da contravvenzione" molto probabilmente, questo, è il primo passo verso la sapienza dei viaggi nello spazio. L'anticipo ( 60 miliardesimi di secondo ) del neutrino in questione, potrebbe esser stato dato da una piccolissima piegatura dello spazio-tempo, cosa che col passare degli anni dovremmo amplificare per riuscire ad aprire condotti spazio temporali per percorrere distanze notevoli in brevissimo tempo. La mia curiosità che mi ha fatto avere qualche problemino da piccolino, il mio voler conoscere a tutti i costi, mi ha portato, da piu grandicello a scoprire svariate cose, E' curioso anche osservare come in un mondo piccolo come il nostro coesistono realtà l'una opposta all'altra: Trovi la politica che dovrebbe essere persona colta e aggiornata, invece spara castonerie gigantesche, un mondo che a volte spero non si rivolti all'ignoranza, o per meglio dire alla diversità di sapienza, di certe persone. Volete vedere quale sarebbe stato il lungo tunnel pensato da sant'ignoranza? eccolo! http://tv.repubblica.it/tecno-e-scienze/il-tunnel-della-gelmini-730-km-sotto-terra-dal-gran-sasso-a-ginevra-la-mappa-interattiva/76699?video
Questo sopra il comunicato in forma ridotta a cui faccio riferimento nell'articolo.
»»  Leggi tutto...»»  




venerdì 23 settembre 2011

Creative Commons License

Neutrini da contravvenzione

Ormai, sembra confermato, i neutrini saranno argomentazione per i prossimi dibattiti scientifici. E' appunto di questi ultimi minuti la conferma che la notizia è vera: i neutrini riescono a viaggiare più veloci della luce. L'esperimento, svolto al CERN di Ginevra, dimostra che sparando un fascio di neutrini dal Cern verso i laboratori del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, impiegano 2,4 millisecondi per percorrere tale distanza, 60 miliadesimi di secondo prima del dovuto. Dovremmo rivoluzionare alcune teorie visto che fino a ieri nulla poteva viaggiare più veloce della velocità della luce purchè avesse massa. Il neutrino ha una massa - molto piccola - ma ce l'ha. Fosse la volta buona che riusciamo a vedere e studiare, praticamente, la piegatura dello spazio-tempo?Potremmo essere agli inizi di una nuova era. Scienziati, ed esperti nel settore, parlano di una nuova costante dell'universo, come ha rivelato Petronzio - "E' possibile che i nuovi dati sulla velocità della luce possano essere la spia dell'esistenza di una nuova costante. E' stata infatti osservata una deviazione rispetto a una scala. Per esempio, la famosa particella di Dio, ossia il bosone di Higgs per il quale esiste la massa, dovrebbe essere rilevabile all'interno di una scala di energia e, se i dati raccolti dal Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra dovessero dimostrare che non si trovi lì si aprirebbe una nuova pagina per la fisica. "Nel caso della velocità della luce, l'anomalia osservata e presentata oggi sarebbe ancora più importante rispetto alla scoperta o meno del bosone di Higgs in quanto - ha concluso - riguarderebbe le proprietà generali dello spazio-tempo". Nell'occasione di questa importante scoperta scientifica è stato promosso per oggi alle 16:00 un seminario che potremmo seguire a questo link ( http://webcast.cern.ch/ ) Buona visione!
»»  Leggi tutto...»»  




domenica 18 settembre 2011

Creative Commons License

Il bimbo e la donna vestita di nero

C'era una volta un bimbo molto dispettoso che amava però osservare il cielo sia di giorno che di notte... Ogni giorno combinava guai, fino a che una sera si presentò la donna vestita di nero che gli disse - Bimbo combinane un'altra e farò scomparire tutte le stelle del cielo -. Il bimbo non la ascoltò; essendo nella stagione calda andò in un frutteto e, mentre guardava appassionato le stelle, si mise a mangiare delizione pesche raccolte direttamente dagli alberi. Qualche ramo si ruppe e il bimbo, oltre ad aver rubato le pesche, aveva distrutto una bellissima pianta. Comparve allora la donna vestita di nero che gli disse - Non mi hai ascoltato, da oggi non potrai più vedere lo spettacolo notturno del cielo -. Come in una magia, come se ci fosse stato un interruttore tutte le stelle del cielo di spensero, ed anche con il cielo limpidissimo il bimbo non poteva più vedere le sue amate stelle all'imbrunire della sera. Nei primi giorni, il bimbo, non ci faceva tanto caso, stava aspettando che lo spettacolo notturno ritornasse. Passò molto tempo, il bimbo oramai non era più bimbo ma era diventato un uomo, un adulto, conservando sempre la sua passione per il cielo. Avrebbe voluto ricominciare a fare i suoi studi ma ahimè ancora il cielo era privo di stelle. Si ricordò allora ciò che gli disse la donna vestita di nero - Cambia, portami qualcosa di prezioso per te, e tutte le stelle del cielo ricompariranno -. L'uomo si dette da fare, prima portò oro, poi portò diamanti, poi materiali preziosi raccolti nei punti più disparati del globo. Niente che potesse interessare alla donna vestita di nero. Tutte le volte gli diceva - Cambia, portami qualcosa di prezioso, questo non è abbastanza prezioso per farti perdonare tutte le monellerie che hai fatto da piccolino -. L'uomo non sapeva più cosa portargli. Oramai erano passati troppi anni, in tutto il mondo le persone si erano dimenticate delle stelle, c'era qualcuno che non l'aveva mai viste. Le persone però erano tristi, quel cielo notturno tutto uguale, addolorava sempre più i compaesani dell'uomo e non. L'uomo, pur di ritornare a studiare le stelle aveva imparato moltissime cose fra cui preparare infusi curativi per le persone che stavano poco bene. Anche quello, per la donna, era sempre troppo poco. Così l'uomo, che non si dava certo per vinto, si rivolse ad un vecchio saggio e il saggio gli propose di fare un unguento che potesse rimarginare le ferite che l'allora bimbo aveva fatto alla donna vestita di nero. L'uomo si mise a lavoro a capo basso pur di riavere le sue stelle da studiare, ma non si era reso conto che il saggio gli aveva solo illuminato la strada che doveva percorrere per tornare alla felicità. L'uomo andò avanti per anni a cercare quale era la formula da adottare per trovare un unguento speciale che avesse rimarginato le ferite della donna vestita di nero. Ma nulla! Si rivolse ad un mago e persino ad una strega per trovare la formula. Niente! nessuno sapeva come fare. Intanto nei paesi vicino a quelli dell'uomo le persone cominciarono a morire senza un perchè; l'uomo si rese presto conto che era stata la tristezza di quel cielo monotono a far morire i suoi vicini di paese. L'uomo, scosso per la brutta scoperta, pensò di produrre un'unguento magico che permettesse alle persone di guarire da quel male sconosciuto. Questa volta l'uomo fece BINGO e riuscì a guarire tutte le persone...ma per la donna vestita di nero non era ancora sufficiente. L'uomo doveva ancora cambiare. Passarono molti anni e l'uomo oramai era vecchio, ancora con la voglia di imparare e sempre con quel fisso pensiero notturno: le stelle. Un giorno, sentendosi poco bene, chiese aiuto ad un ragazzo e il ragazzo riuscì a trovargli la soluzione al suo problema. Fecero ben presto amicizia e l'uomo gli raccontò che diversi anni prima, nel cielo notturno, c'erano miliardi di puntini colorati che si illuminavano ogni sera. Il ragazzo si appassionò subito e la storia gli piacque molto. Il vecchio gli disse - La donna vestita di nero la potrai incontrare sotto la grande quercia nel colle Svezio; vai là e portagli qualcosa di molto prezioso per te e vediamo se riesci a far ritornare lo spettacolo del cielo stellato -. Il ragazzo era povero di esperienza, non sapeva cosa portare alla donna vestita di nero, così decide di rimandare l'incontro con la stessa. Senza tante vergogne il vecchio disse al ragazzo - Sei stato al colle? -. Il ragazzo gli rispose - No, ancora non posso andare, non so cosa potrei portare di così importante dopo che mi hai detto tutto ciò che gli hai presentato, io sono ancora giovane e non saprei come soddisfare una donna del genere -. I due ruppero presto la conversazione e il vecchio prima di ripartire disse al giovane - Tieni, questi sono i miei studi sulle stelle -. - Non li posso prendere, sono i tuoi, io non so assolutamente nulla su queste luci che si dovrebbero riaccendere in cielo - gli rispose il ragazzo. - Sono stelle, sono stelle - gli rispose il vecchio - Comunque prendili questi fogli potrebbero servirti; io ormai ho poco tempo in più da vivere, non so neanche se mai riuscirò a rivedere le mie amate stelle - continuò il vecchio. - Da giovane dovrebbe aver fatto troppe cose brutte per portar la donna vestita di nero a spengere queste strelle, spelle - borbottò il giovane. - STELLE, STELLE - gli rispose il vecchio. Il giovane volle indagare a fondo per capire perchè la donna vestita di nero, anche davanti a doni preziosi di quel genere, si rifiutava di riaccendere le stelle. Così si recò nelle vicinanze del colle Svezio e cominciò a chiedere alle persone perchè questa signora avrebbe fatto tutto quello scempio e cosa avrebbe fatto di male quel vecchio da piccolino. Nessuno sapeva rispondergli, erano passati troppi anni, le persone ormai non alzavano più gli occhi al cielo erano tutte molto cupe e intimidite; fino a che incontrò un'anziana signora che conosceva molto bene quel bimbo e gli spiegò nel migliore dei modi ciò che aveva fatto. Gli spiegò anche che nessuno si era messo contro la donna vestita di nero perchè sapevano che qualunque cosa avessero portato la donna avrebbe rifiutato. Il ragazzo, incredulo, tornò a casa. L'indomani si recò dal vecchio e fece un'amara scoperta: il vecchio era morto. Rattristito tornò a casa e dopo il funerale gli e si promise - riaccenderò io lo spettacolo notturno -. Dopo qualche tempo a causa di divergenze con la propria famiglia il ragazzo dovette lasciare il paese in cerca di felicità mai dimenticando la promessa fatta al vecchio. Nel nuovo paese conobbe una bellissima fanciulla e ben presto, come in tutte le storie, il giovane se ne innamorò. Senza dirle nulla la portò in un luogo speciale, e,dopo aver cenato, si recò sul terrazzo per vedere lo spettacolare panorama che lo specchio d'acqua vicino le regalava. I due rimasero a lungo a parlare e scherzare fino a che, raggiunta la tarda notte dovettero rincasare. I due stavano bene insieme ma il ragazzo, ancora, non si era fatto avanti. La situazione nella famiglia del giovane si faceva sempre più difficile; egli fu costretto a tornare dai genitori per strigliare alcune vicende. Ripensò alla donna vestita di nero e volle provare a presentargli quella bellissima fanciulla. Arrivato nel colle Svezio, dirigendosi direttamente verso la quercia della donna vestita di nero, il ragazzo si caricò di coraggio e affrontò la signora. La signora gli disse - Ebbene ragazzo cosa vuoi? - - Vorrei che voi riaccendessi le stelle di notte - le rispose il ragazzo. - Cosa mi hai portato di così importante? - le domandò la signora. - Niente, ciò che le ho portato risiede nel mio cuore - le disse il giovane. - E cosa sarebbe? - gli disse la signora -. - Una donna, una bellissima donna, una donna da sposare. Io ho lei, la cosa più importante per me. Non la cambierei nemmeno per un pianeta fatto di diamanti -. La donna vestita di nero guardò dentro al giovane e vide che dentro di lui batteva un cuore puro, un cuore sincero, un cuore pieno di amore. Così come erano sparite come se ci fosse stato un interruttore, le stelle ricomparirono nel cielo riportando la serenità dentro al paese e in tutto il globo. Il giovane, dapprima rimase stupito da quello spettacolo, ma ben presto prese i fogli con gli studi del suo amico e cominciò a studiare in modo approfondito tutte le stelle diventando uno dei migliori astronomi dell'epoca. Solo successivamente il giovane si fece avanti alla fanciulla e le cose andarono proprio come lui sperava. Si sposarono, quel giorno fu carico di emozioni e sul fare della sera il giovane, dopo essersi messo a letto a dormire, sognò il vecchio amico che gli disse - Sono veramente fiero di te. Continua ad andar avanti così e vedrai che anche la vita ti darà tutto ciò che vuoi; io ora devo partire per un lungo viaggio, oramai sono riuscito a rivedere il mio amato cielo stellato. Ora va io devo partire e ricorda che la donna che hai trovato te l'ha mandata proprio una stella perchè tutti siamo figli delle stelle -. - FINE -
»»  Leggi tutto...»»