lunedì 15 agosto 2011

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Idea futuristica: come catturare carbonio nocivo per la nostra terra.

Visto che abbiamo bisogno di smaltire anidride carbonica e siamo capaci di stiparla in grandi cubi di ghiaccio secco, perchè non portare questi "cubi ghiacciati" in qualche pianeta ricoperto di ghiaccio per far in modo di creare sufficiente effetto serra da sciogliere il ghiaccio e, ripulire grazie ad un'altro pianeta, il nostro?
Potrebbe essere una teoria interessante. Ovviamente, questo, non è possibile ai nostri giorni perchè non abbiamo tecnologie e, pensano, che sarebbe troppo dispendioso attuarlo e senza nessun guadagno (mondo capitalista, purtroppo); il guadagno è sicuramente concentrato su qualcosa di positivo per le persone, e non per soldi ( a meno che, non cominceranno a farci pagare anche l'aria che respiriamo ).


Perchè, secondo me, questo progetto non è realizzabile ai nostri giorni:
Prima di tutto dovrei citare i  governi di tutti gli stati del mondo ( pure quelli più potenti ). Volete far ripartire il pianeta facendolo uscire dalla crisi economica?L'unica soluzione è dare il lavoro alle persone e, siccome i lavori al giorno di oggi, molti sono diventati obsoleti, o passati ( vedi il lattoniere, colui  che addrizzava le automobili incidentate. Oggi si fa molto prima a cambiare il pezzo e sostituirlo con uno nuovo) è bene passare a qualcosa di veramente nuovo, qualcosa che per ora sta dando lavoro solo ad una goccia, paragonato all'oceano di persone presenti nel mondo: i macchinari per la conquista dello spazio.
Questo dovrebbe essere il promotore per riuscire a salvarci e allo stesso tempo ci aiuterebbe ad evolverci.
Il mondo capitalista, come dicevo prima, ovviamente non permetterebbe di fare questo progetto perchè lo riterrebbe inutile.


Ma vediamo, tutto in teoria di cosa tratterebbe la mia teoria:
Che cos'è un albero secondo voi?Per qualcuno potrebbe essere un oggetto per decorare giardini, per qualcun'altro potrebbe essere legna per scaldarsi d'inverno, per qualcun'altro ancora potrebbe essere un intralcio o qualcosa da disprezzare tanto che alcune persone danno alle fiamme boschi con ettari ed ettari di piante, per queste ultime persone vorrei che si facesse valere il reato di crimine contro l'umanità. Vediamo il perchè:
Dare alle fiamme una pianta vuol dire prima di tutto deturpare la natura, deturpare il paesaggio, e poi deturpare ( in minima parte ) anche la salute di ognuno di noi.
Ogni pianta ( verde o secca che sia ), che viene data alle fiamme ( pure il legname che bruciamo per scaldarci ), ridona all'ambiente la quantità di anidride carbonica (che si forma per combinazione con l’ossigeno quando il carbonio viene liberato nell’aria) che è riuscita a catturare nel ciclo della propria vita (  anche le piante, secondo me, hanno un ciclo di vita: nascita, crescita, età matura, morte), anidride carbonica che aumenta l'effetto serra e di conseguenza anche la temperatura media del pianeta così favorendo lo scioglimento dei ghiacciai artici e del permafrost siberiano. All'interno del permafrost vi sono ingenti quantità di metano, metano che, come sappiamo, si può definire il maggior gas inquinante ( il metano inquina 20 volte di più rispetto all'anidride carbonica, quindi avremmo un maggiore effetto serra; vi potete certamente immaginare che se il permafrost siberiano si sciogliesse, nel giro di un centinaio di anni, moriremmo tutti fritti dal caldo).
Per me, un albero, è un magazzino, molto importante per noi uomini, perchè ogni pianta, nel  proprio tronco e nei propri rami raccoglie carbonio, ( proprio quello che riusciamo a congelare in grandi cubi di ghiaccio secco ) e come materiale di scarto ci donano ossigeno, indispensabile per la nostra sopravvivenza.
Al momento che la tecnologia ce lo permetterà dovremmo costruire "astronavi" o veicoli robotici che volano grazie all'energia del sole, questo per aver costi zero di carburante e zero emissioni di inquinamento; dovremmo costruire veicoli robotici in grado di portare i cubi di ghiaccio fuori dal nostro pianeta.
Ma quanti veicoli robotici servirebbero?Considerato che un'apparecchiatura per catturare carbonio, riesce a catturare il carbonio presente sulla superficie di un campo di calcio in 24 ore, posso stimare che servirebbe un'apparecchiatura ogni 100 Km, quindi produzione alta di questi oggetti, di conseguenza molti posti di lavoro occupati da persone.
In questo modo, nel giro di qualche anno, tutto il mondo sarebbe pulito.
Al momento che i macchianari produrranno i cubi di ghiaccio, ogni macchina dovrebbe aver in dotazione i suoi robot trasportatori.
Mi potreste obbiettare: Ma perchè distruggere un pianeta incontaminato per salvare il nostro pianeta?Secondo me, non dovrebbe essere un gioco al massacro. Ogni macchinario dovrebbe portare il cubo nel nuovo pianeta e a mano a mano che i cubi si sciolgono dovrebbero far aumentare la temperatura del pianeta ( favorito dall'effetto serra ), ottenendo lo scioglimento dei ghiacciai e così favorendo la fuoriuscita di acqua liquida dal sottosuolo ( ove presente ).
L'acqua liquida, permetterebbe la sopravvivenza delle piante e, quelle stesse piante potrebbero riassorbire il carbonio che noi facciamo in eccesso.
In questo modo faremmo 2 cose:
1)Salviamo il nostro pianeta e noi
2)Potremmo costruire un paradiso terrestre nel nuovo pianeta incontaminato.
Al momento che le condizioni saranno ottimali ( ogni volta che il robot trasportatore torna alla base deve portare tutte le informazioni del pianeta per aver sempre sotto controllo la situazione).
Passati molti anni, quando tutto sarà assestato e le condizioni saranno favorevoli, sarà possibile fare anche una missione umana nel nuovo pianeta, e piano piano colonizzarlo.
Quale pianeta scegliere?Quello con più ghiaccio d'acqua all'interno e / o quello  più lontano dalla zona goldilocks. Potrebbe essere interessante notare gli sviluppi di un pianeta completamente ghiacciato e molto lontano dalla zona goldiloks, che riesce sia ad aver acqua liquida al suo interno, sia accogliere la vita.
Un possibile candidato potrebbe essere Ganimede.
Ganimede è il principale satellite naturale di Giove. Composto principalmente da silicati e ghiaccio d'acqua, con un nucleo di ferro fuso.
Si pensa che questo satellite presenti acqua salata liquida in profondità compresa fra due strati di ghiaccio. Ganimede è simile alla nostra luna, mostra sempre la solita faccia rivolta verso il sole; ha una temperatura superficiale di 109 K ( c° = 109 - 273,15 = - 164, 15 c° ) temperatura non molto ideale per noi umani. Potrebbe però essere, anche solo un modo di distruggere un pianeta ( ad una simile temperatura è difficile che i cubi di ghiaccio si sciolgano ).
Per noi umani e per il ghiaccio sarebbe un problema, ma per i macchinari, no.
I robot potrebbero costruire serre per stiparci i cubi di ghiaccio secchi, riuscendo a liberare il carbonio presente e farlo ricatturare dalle piante, non riuscendo a creare un paradiso terrestre ( le piante per nascere hanno  bisogno, oltre che di luce, anche di ossigeno e sicuramente il carbonio sarà sempre molto maggiore rispetto all'ossigeno ), ma certamente creando un maxi "laboratorio" che servirebbe anche a noi a progredire mentalmente e tecnologicamente; successivamente potremmo costruire in laboratorio batteri da usare in determinate circostanze, magari per riuscire a sciogliere il ghiaccio senza l'ausilio del calore delle serre.
Stabilità trovata, nelle serre di Ganimede, potremmo pensare ad aprirle e cercare di rendere l'intero pianeta colonizzabile (ovviamente molto lentamente ).
Ripulito il nostro pianeta, e cambiato modo di produrre energia ( passando alle rinnovabili), al momento che l'aria su Ganimede troverà una stabilità ( cioè  anidride carbonica al minimo e produzione di ossigeno giusta, per la respirazione dell'uomo, dato dalle piante) riusciremo a costruire un secondo paradiso terrestre, praticabile da chiunque voglia sopraggiungerlo. A quel punto lì avremmo tutte le tecnologie necessarie per raggiungere il satellite naturale di Giove con una missione umana, ed essere noi stessi i produttori di anidride carbonica. I primi colonizzatori?Scienziati, medici, operai e molti robot.
Ganimede, avendo un nucleo ferroso, potrebbe riuscire a sviluppare un'atmosfera abbastanza grande da permettere all'uomo di girovagare per il pianeta magari solo con bombole dell'ossigeno, senza indossare la fastidiosa tuta spaziale.
Ganimede, avendo acqua salata nel sottosuolo ( in profondità ), all'interno delle serre, per catturare maggior carbonio potremmo utilizzare mangrovie.
Il problema è la temperatura: le mangrovie sono piante tropicali che però riescono ad immagazzinare dentro di se moltissima anidride carbonica; vivono grazie anche ad acqua salata e sarebbero le piante ideali per catturare l'anidride carbonica.

Tutto questo progetto, ovviamente non sarà realizzabile per ovvi motivi di distruzione di vita presenti in un determinato pianeta.
L'alternativa sarebbe costruire dei cannoni, da posizionare all'esterno dell'atmosfera, e sparare i cubi di ghiaccio secco contenenti anidride carbonica direttamente nel sole. Qua già stiamo ragionando di più, ma la fantasia e magia del pensare in grande, viene spazzata via da questa ovvia soluzione.
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venerdì 5 agosto 2011

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La vita ed i numeri primi

Che cos'è la vita se non un insieme di numeri?Non numeri qualsiasi, ma numeri primi, perchè ogni individuo, come i numeri primi, è unico e regista della propria vita.
Un giorno ti senti leone, quindi ti puoi sentire l'ultimo numero primo (con miliardi e miliardi di cifre e ti senti una bomba ;-) ) quindi eventi svolti con soddisfazione, grande fortuna, soldi a palate ecc. un giorno invece ti senti giù, stanco proprio come il due. il primo numero primo.
Ma pensiamoci un pò su, cos'è un numero primo se non un numero che genera altri numeri non primi?Mi potreste rispondere: si! la scoperta dell'acqua calda!
qua invece si cela qualcosa di molto più fine e di molto più curioso.
Considerando che i numeri primi sono infiniti l'individuo che si sente il numero primo più grande del mondo genererà numeri non comprensibili per nessuno e che possono usare solo una piccolissima fetta di persone; l'individuo quindi si troverà vicino solo poche persone e farà poche esperienze.
L'individuo invece che si sente il "due" è il più ricco, perchè magari inciamperà per la strada(la vita) (infatti non tutti i numeri sono multipli di 2), ma sicuramente sarà una persona soddisfatta, con esperienza, e soprattutto con la voglia di andare avanti.
Tutto questo discorso non deve essere frainteso; l'uomo deve riuscire a mantenere la propria dignità, non può essere considerato un numero.
Quella che volevo fare è solo una piccola similitudine che mi è piaciuta far presente alla maggior parte delle persone che si nascondono dietro i problemi e non li sanno affrontare o quelle persone che si sentono Dei dell'Olimpo quando non sanno nemmeno qual'è la capitale Italiana; oppure tutte quelle persone che si sentono soddisfatte guardando veline, grande fratello, isola dei famosi, uomini e donne ecc e si sentono ancora meglio se hanno a disposizione internet con facebook sempre alla mano; se succede qualcosa a questo tipo di programmi televisivi e/o qualcosa cambia in Facebook, tutte le persone si rivoltano contro gli amministratori di questi grandi "venditori di sogni", mentre invece  se l'Italia, l'Europa e il mondo intero va a rotoli non importa niente a nessuno.
Un amico, anno scorso, mi ha detto che la maggior parte delle persone sono come la rosa...ora comincio a capire il perchè...
La maggior parte delle persone, infatti, non si rendono conto che, la canzone Generale di De Gregori, o meglio la poesia di De Gregori, aveva ragione: "Generale dietro la collina ci sta la notte crucca ed assassina" perchè "il generale"  doveva stare attento perchè dietro la collina c'era qualcosa di altamente pericoloso; la nostra situazione attuale è quella di esserci stipati, come in un campeggio a tempo indeterminato, proprio li da dove cominciava il cammino "il generale" di De Gregori, in un posto sicuro, per non guardare in faccia alla realtà; infatti c'è bisogno di svegliarsi, partire, armarci (in senso figurativo) per capovolgere questo mondo a noi stretto perchè il modo c'è...c'è solo il bisogno di volerle fare certe cose.
Del resto anche il proverbio lo dice: volere è potere!
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