domenica 26 agosto 2012

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Le regole della colonia AX17B9

Nella prima colonia su Marte chiamata AX17B9 non circolerà denaro assolutamente, ma tutto sarà di tutti e tutti i coloni presenti all'interno dovranno partecipare alla realizzaziome e all'aiuto verso gli altri.
Ogni ospite arrivato, per il tempo che resterà all'interno della colonia, dovrà comportarsi come gli altri coloni e dovrà rispettare le regole della colonia.
La regola fondamentale è il rispetto reciproco e l'aiuto reciproco.
Ognuno dovrà avere un lavoro da fare e in caso di bisogno dovrà prodigarsi ad aiutare il prossimo più vicino a lui.
Non dovranno esistere disparità uomo-donna e non dovranno esistere disparità sessuali, o per il colore della pelle, oppure per le scelte volute da ognuno.
Non si potrà uccidere nessuno e la violenza non è ammessa per nessuna ragione pena espulsione dalla colonia.
La colonia dovrà avere un alfabeto proprio e una lingua propria che la distinguerà nei secoli.
La colonia dovrà essere autosufficiente e dovrà scambiare col pianeta Terra tutte le informazioni utili per il fabbisogno culturale terrestre in cambio di risorse dal pianeta Terra.
Nel caso si dovesse scegliere cose importanti devono essere tutti i partecipanti alla colonia a votare come in un referendum.
I vestiti ammessi all'interno della colonia sono solo vestiti leggeri in quanto portare macchinari dalla terra è troppo laborioso.
I robot arrivati nel passato e le informazioni che prenderanno da quando il primo uomo sarà sbarcato sulla colonia saranno di esclusiva proprietà dei coloni.
I coloni saranno, nei primi anni di vita, vegetariani,e potranno mangiare solo cose, o portate dalla terra oppure cose prodotte all'interno delle serre.
La maggior parte dei lavori "manuali" dovrà esser fatto dalle macchine presenti, in modo che le persone o studiano o lavorano vicino alle macchine.
Dovrà esserci una scuola che indirizza i futuri coloni bambini a scegliere o una o l'altra strada (lavoro accanto alle macchine oppure studio per inviarlo al pianeta Terra)
Altre regole dovranno essere fatte dai coloni attraverso referendum popolari in modo da scegliere per il meglio di tutti.
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I rimedi della nonna contro la cellulite

Argomento interessanti per un vasto pubblico di donne: la cellulite.
Argomento molto problematico per donne che vogliono sentirsi in forma ad ogni costo.
che fare?seguite questi semplici passi e vedrete che la cosa funzionerà perchè la nonna ha sempre ragione!

Lavare bene 2 pugni di foglie di Edera e lasciarle bollire per 10 minuti in un litro di acqua
Dopo averle fatte bollire, strizzatele e passatele col tritaverdure
Dopodichè avrete un estratto che unito all'acqua calda del bagno favorisce lo sciogliersi della cellulite.
Grazie nonna!
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Rimedi della nonna contro gli ematomi

Avete mai avuto una caduta accidentale e vi è apparso un ematoma?oppure avete un ematoma nel corpo e all'indomani vi dovete presentare a un appuntamento senza l'ematoma?nessun problema usiamo i rimedi della nonna:

prendere un ciotolino e versarci acqua e strutto
sbattere il tutto e togliere l'acqua
rimetti strutto e acqua per sette volte
una volta arrivati alla settima volta si toglie l'acqua e quella che rimane sarà una cremina che messa sull'ematoma, nel giro di 24 - 48 ore, lo farà sparire...
Provare per credere.
Grazie Nonna.

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domenica 12 agosto 2012

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Piccoli ricercatori...crescono

Ho generato questo piccolo spazio, all'interno del blog, per dare libero spazio alla fantasia di tutti. Cosa potrebbe servire per la colonizzazione di Marte? Nella prima missione spaziale, che dovesse eventualmente partire, cosa dovrebbe partire?Vi piacerebbe trasferirvi all'interno della colonia? quali potrebbero essere le regole della nuova colonia?
Sono mille le domande che ci potremmo porre.
Ovviamente, l'invito è rivolto a tutti, avete un'idea particolare e la vorreste pubblicare?Avete fatto particolari esperimenti che vi permettono di spiegare e capire meglio ciò che state spiegando?oppure trovate qualche articolo e volete fare esperimenti per vedere se funzionano tali cose?Siete liberi di farlo.
Preparato tutto l'occorrente basta che mi spediate una mail a ca.ste@email.it ed io, pubblicherò ogni vostra idea e/o esperimento che abbiate fatto.
Se siamo in tanti la ricerca va avanti più veloce.
Non vi posso augurare che: buona lettura e/o buon lavoro!
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sabato 11 agosto 2012

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Chi nasce...chi rinasce

Un giorno come un'altro, nell'estate nel 2000, dopo aver fatto l'esame di terza media, come tutti i giorni, da qualche tempo a quella parte, si trovava a girovagare per il suo piccolo paese a bordo di una splendida bicicletta.
Quella bicicletta piena di sogni, quella bicicletta piena di speranze, quella bicicletta che lo doveva spingere verso l'età matura, quella bicicletta che lo doveva spingere verso l'essere adulto.
Invece proprio in questo giorno di 12 anni anni fa qualcosa andò storto.
Lui si trovava, come tutti i giorni, al parco giochi insieme ai suoi amici e, dopo aver combinato l'ultimo guaio del giorno, montò in sella alla sua bicicletta e cominciò ad allontanarsi dal parco insieme ad un suo amico a gran velocità.
Passarono il primo chilometro - il peggio ormai doveva essere passato - così i due amici decisero di andare a vedere una lapide che si trovava lungo una strada nella periferia del paese.
Non gli ci volle molto ad arrivarci, giusto 5 minuti, arrivati ad uno spiazzo per tornare indietro, lui era davanti, l'amico era dietro, arrivò allo spiazzo si fermò a far passare una macchina "rossa" e poi, vedendo che sicuramente ce l'avrebbe fatta ad attraversare, cominciò l'attraversamento. Aveva visto che una macchina stava sopraggiungendo ma era così lontana che cominciò l'attraversamento. Ormai era giunto di là, si stava incamminando verso il paese quando sentì qualcosa che lo stava sollevando da terra, istintivamente girò la testa per vedere cos'era - l'unica cosa che vide era la ruota che puntava dritto verso il paese e il paraurti della macchina che lo stava investendo - e, soffrendo di attacchi di panico, istintivamente, strinse il manubrio della sua bicicletta con quanta forza aveva. Un attimo dopo una gran botta alla testa e poi si sentì proiettare verso l'alto, stava volando e girava su se stesso battè le mani a terra e...























BUIO TOTALE























Si trovò in piedi, davanti a sè tante persone, ed un ragazzo steso a terra; lo guardava incuriosito e cercava di capire cosa era successo, poi dopo qualche attimo pensò - bhè ora non mi fa male più la pancia, vado a casa - e in quello stesso istante qualcosa lo stava tirando al di là della carreggiata stradale proprio verso quel corpo steso a terra.
Fu un attimo, il dolore lo stava uccidendo, una spalla era completamente bloccata a causa del gran dolore. Sentì le sirene arrivare e...

DI NUOVO BUIO TOTALE

Dopo pochi minuti si ritrovò intorno dottori e volontari che erano li proprio per soccorrerlo. Tanto sangue perse, tanto stette a terra e dentro l'ambulanza prima di partire.
Partita l'ambulanza però, una crisi di panico gli spense ogni luce ed ogni parola detta dai medici all'interno dell'ambulanza.
Si risvegliò con la sorella al suo fianco, una lacrima gli stava inumidendo le guance vedendo la propria sorella soffrire per le sue condizioni.
Ormai il peggio era passato, ormai lui era salvo, ormai era in mano a fidati medici che potettero farlo rimettere in piedi e cominciare a camminare di nuovo nelle sue gambe.
Solo anni più tardi gli tornarono a mente tanti particolari: la macchina che l'aveva investito, lui, l'aveva vista nel momento in cui gli era andata addosso, lui l'aveva visto benissimo e si ricordava benissimo che stava già andando verso il paese. Si ricordava altrettanto che la bicicletta era completamente dritta quando collise con la macchina.
Come in ogni incidente con feriti più o meno gravi intervennero i carabinieri e ci fu un processo, a lui lo incolparono di essere stato in mezzo alla strada al momento dell'incidente(tanti particolari solo dopo gli vennero a mente) e dovette pagare l'anziana signora che lo aveva investito, solo perchè furono fatti troppi errori da parte di tutti.

- Fine -























Questa non è una storia di fantasia come tante volte ho pubblicato sul mio blog ma la triste verità di ciò che mi è successo a 14 anni, nel bel mezzo della mia adolescenza.
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