martedì 20 novembre 2012

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Io ed il Natale

Quest'anno, in anticipo rispetto ai tempi, ho voluto scrivere un pezzo sul Natale.
Ovviamente auguro tutta la felicità di questo mondo a tutti i miei lettori e non, ma vedere, già a metà Novembre, negozi con presepi già pronti, addobbi natalizi fuori dalle case ecc. mi sembra un pò eccessivo.
Il tempo di Natale è il mese di Dicembre; Novembre ancora è il mese dei Santi e dei Morti.
Mi potreste prendere anche per << vecchio >> ma a me le vecchie tradizioni piacciono sempre, e sempre rimarrò legato a quelle; cercherò di ritrasmetterle come l'hanno trasmesse a me.
In genere l'albero di Natale ed il Presepe, andrebbero fatti il giorno della Madonna, l'8 Dicembre; nel presepe, giorno dopo giorno, i Re Magi si dovrebbero << spostare >> verso la Grotta della Natività, fino a che, arrivati all'Epifania, i Re Magi, raggiungono la grotta del bambin Gesù.
Il Natale, come lo viviamo oggi è solo una festa consumistica, che serve cioè solo a sperperare denaro.
Il 25 Dicembre, invece, proprio nel giorno di Natale, si dovrebbe festeggiare la nascita di Gesù.
Dovrebbe essere un giorno dove, anche le piccole incomprensioni diventano invisibili, le persone dovrebbero diventare più buone perchè il Natale è arrivato.
Ai giorni nostri, tra qualche settimana, l'unico pensiero delle persone sarà: come trovare un regalo per l'amica, il nipote, il figlio ecc. decente, e allo stesso tempo, economico.
Ma della storia di Natale cosa ci ricordiamo?Questo è ciò che i miei genitori mi hanno trasmesso:

Dio, tra tutte le donne, per Suo Figlio scelse come madre Maria.
Maria viveva a Nazaret, ed era la promessa sposa di Giuseppe, un falegname.
Un giorno, mentre Maria era in casa, le apparve l'Angelo Gabriele, dalle ali candide e spruzzate d'oro.
Maria subito chinò il capo e cadde in ginocchio.
L'Angelo le disse: << Gioisci, Maria, il Signore è con te. Tu sei Benedetta tra le donne >>. Maria era sorpresa dalla luminosità e dall'apparizione dell'Angelo Gabriele, ma non interruppe il messaggio che le stava dando; << Ecco, tu concepirai e darai alla luce il figlio del Signore che chiamerai Gesù, Egli sarà grande, regnerà in eterno e il suo regno non avrà fine >>; Maria con un filo di voce gli rispose << Ecco l'ancella del Signore. Si faccia di me secondo la Sua Parola >>.
In quel tempo l'imperatore di Roma Ottaviano, ordinò un censimento: ognuno si doveva recare nella propria città per farsi registrare. Così Giuseppe, insieme a Maria che portava in grembo Gesù, dovettero recarsi a Betlemme, in Giudea, alla città di Davide per compiere il loro dovere.
Oramai, per Maria, si avvicinavano i giorni del parto, ed arrivati a Betlemme, Lei ed il marito, dovettero cercare un luogo dove pernottare; girarono vari alberghi, ma in quei giorni Betlemme era gremita di forestieri, dotti ed astronomi, che aspettavano l'arrivo di una cometa; tutti gli alberghi e le osterie erano colme.
Si fece notte, il campanile suonò le 11 di sera. Maria e Giuseppe videro una stalla, entrarono. In quella notte freddissima solo un bue ed un asinello potevano scaldare, attraverso il loro fiato, la fredda stalla. Maria dette alla luce Gesù, lo depose in una mangiatoia, perchè la paglia lo tenesse al caldo.
Nel paese numerosi pastori guardavano il loro gregge.
Ad un tratto, un grande bagliore di luce, interruppe il buio della notte. L'Angelo Gabriele apparve loro e gli disse << Ecco, vi annuncio una grande gioia: oggi, nella città di Davide, è nato il Salvatore, che è il Cristo nostro Signore. Questo sarà per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia >>. I pastori, senza indugio si recarono a Betlemme e trovarono Maria e Giuseppe.


Nel giorno dell'Epifania, i Re Magi, arrivarono alla grotta di Gesù; Melchiorre, Baldassarre e Gaspare. Ognuno portava un dono per Gesù: oro, incenso, mirra. L'oro, per dare sollievo alla povertà, l'incenso per profumare la stalla, la mirra per rafforzare le membra del bambino.
Ogni anno mi piace ricordarmela così la storia di Natale, perchè il Natale è questo; un momento di amore e fratellanza.
Un sorriso, una carezza un piccolo bacio scambiato dovrebbero essere i regali più belli, ma lo sappiamo, quella di Natale è una notte speciale, una notte in cui è un bambino a far muovere il mondo!