giovedì 28 ottobre 2010

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il principe povero - oggi - 2

Il principe stava ricostruendo e riunendo il suo regno...a pochi chilometri dalla sua reggia c'era un laghetto incantato popolato da migliaia di pesciolini rossi...

LA BIMBA E IL PESCIOLINO ROSSO:

In un mondo sotterraneo, dove il sole non si faceva mai vedere, c'era una bimba figlia di due contadini.
Il mondo dove abitavano era magico. Gli animali e le persone potevano parlare ed interagire tra loro.
Un giorno, la bimba, disse ai genitori che desiderava comprarsi un'animale;ma ahimè a causa della scarsa possibilità economica della famiglia non poteva realizzare il suo sogno. La bambina sognava di fare equitazione e di comprarsi un bel cavallo.
-Quando sarò grande vorrò avere una montagna di soldi per comprarmi tutti i cavalli del mondo - diceva. La famiglia purtroppo non poteva neanche permettersi di comprare anche l'animale che con pochi denari poteva esser comprato.
Un giorno , la bimba, girovagando per strada, in uno stagno sporco e maleodorante, vide un pesciolino rosso. - Ciao bimba - disse il pesciolino - Io provengo da un mondo bellissimo dove per metà giornata una palla riscaldava la nostra acqua e per metà giornata spariva. Un mondo bellissimo. Caldo, affettuoso e con molti amici -. La bambina lo guardò senza pronunciar parola.
- Che fai non mi dici nulla? guarda che esiste veramente. Non è molto lontano da qua. Un giorno ci andremo insieme -. La bimba lo guardò e gli rispose - Ma tu devi stare perennemente in acqua ed io non posso portarti a casa mia. Moriresti di fame -. Il pesciolino allora gli rispose - Non ti preoccupare per me, trova una bacinella e riempila di acqua limpida; mi farai il pesciolino più felice del pianeta -. La bimba allora prese una grande bacinella, andò alla sorgente, e la riempì con della freschissima acqua pulita. In pochi minuti riuscì a ritornare allo stagno e cominciò a guardare perchè il pesciolino non si faceva più vedere. Lo chiamò, sempre più forte ma niente. Quasi sconsolata riprese la bacinella e mentre stava per svoltare ed andare, zac il pesciolino, con un guizzo dallo stagno, entrò dritto nella bacinella. - Credevi fossi sparito? - gli disse il pesciolino rosso. La bimba non rispose. Lungo la strada verso casa il pescilino e la bimba fecero conoscenza. Il pesciolino gli descrisse il mondo dove un tempo stava e la bimba allora gli rispose - Ma perchè sei qua ed io ti ho trovato in questo stagno così puzzolente? -. Il pesciolino gli rispose - Devi sapere che tra questo mondo e il mondo dove abitavo io c'è un piccolo varco e un giorno, avvicinandomi troppo da quelle parti, son stato risucchiato in quello stagno così puzzolente -. La bimba gli rispose - Dovrò aiutarti a riportarti nel tuo mondo. - Morirai - disse il pesciolino. I due fecero ben presto amicizia.
Ogni giorno la bimba accompagnava il pesciolino allo stagno per farlo mangiare ed ogni giorno il pesciolino le era riconoscente ritornando sempre nella bacinella. Un giorno però l'acqua faceva come delle bolle e la bimba si spaventò. Il pesciolino non si rivedeva. La bimba con la sua bacinella si mise a sedere sul ciglio dello stagno a piangere. passarono due giorni e due notti. Il terzo giorno sul fine della sera le bolle rallentarono e la bimba vide spuntare il pesciolino dall'acqua con un vetro attaccato alle branchie. La bimba si buttò immediatamente nello stagno a raccogliere il pesciolino e lui con un filo di voce le disse - Prendi questo, ti realizzerai -. Il pesciolino era sempre più debole; la bimba lo mise nella bacinella e si avviò verso casa. Lungo la strada, la bimba, controllava il suo pesciolino, e anche quello strano vetro che gli aveva portato. Ad un certo punto incontrò un uomo che voleva rubargli quello strano vetro ma ricordando le parole del pesciolino la bimba fuggì a corsa.
Il pesciolino si stava riprendendo e piano piano tornò a star bene.
- Ormai che ti sei rimesso e stai bene mi devi spiegare cos'è quello strano vetro luccicante e perchè me l'hai portato? - dissa al pesciolino. - ah! la pietra luccicante! Quella pietra ha un'immenso valore sia nel mio mondo che nel tuo - disse il pesciolino. - Ma io sono piccola ed ora ho un'amico che sei tu e la mia passione per l'equitazione è passata. Lo donerò ai miei genitori in modo che possano vivere meglio -. -No! - le rispose il pesciolino - I grandi quando hanno i soldi perdono ogni tipo di valore e vogliono sempre e solo comandare. Vorresti che i tuoi genitori diventassero così?vorresti che alla sera i tuoi genitori non ti donino il loro amore al tuo ritorno a casa? -. La bimba lo guardò con aria di circostanza. - Allora faremo una cosa; quando andremo nel mio mondo ce lo porteremo dietro per cominciare a vivere - disse il pesciolino.
Ma come fare a collegare i due mondi?Era difficile per la bimba respirare sott'acqua e per il pesciolino era difficile ugualmente respirare fuori dall'acqua se non nella bacinella che la bimba le aveva trovato.
Passeggiando per il bosco che li riportava a casa incontrarono diversi animali e tutti si stupivano per quello strano comportamento della bimba. Sì nel loro mondo i pesciolini non stavano nelle bacinelle. I due continuarono ed andarono verso la casa della bimba. Quando di fecero sui pressi dell'abitazione trovarono un cartello - Guarda - disse il pesciolino alla bimba - Un uomo pesce. Proprio quello che servirebbe diventare a me - gli rispose la bimba.
- Ma come facciamo?Mah! - continuò la bimba. Il tempo passava e alla bimba rimase molto impresso quello strano cartello. La bimba era sempre più grande e un giorno, mentre tutto il suo mondo le girava intorno, incontrò un cavallo e gli parlò di quello strano cartello che in passato aveva visto. - Ma è un uomo con una muta da sub - gli disse il cavallo. - Ma no, era un uomo-pesce - rispose la bimba.
- Devi sapere che gli uomini non possono respirare sott'acqua come il tuo pesciolino non può respirare fuori dall'acqua. Quando l'uomo ha bisogno di andare sott'acqua deve indossare uno speciale vestito che gli permette di respirare sott'acqua - terminò il cavallo.
La bimba, il cavallo e il pesciolino si salutarono e i due tornarono verso casa.
- Ecco - disse la bimba. -Useremo la pietra luccicante per trasformarmi in donna pesce -.
- Una buonissima idea. Dovremmo però tagliare la pietra perchè è troppo grande - disse il pesciolino. - Ci penserò io - disse la bimba.
La bimba grazie all'aiuto del padre riuscì a tagliare quella bellissima pietra ed al momento che fu divisa chiese al pesciolino rosso - Ma ora chi andrà comprare il vestito speciale per me? -
Il pesciolino ci pensò un pò su e poi esclamò - Torneremo dal cavallo nel bosco gli daremo la pietra e diremo a lui di farci questo piacere -. I due si recarono nel bosco trovarono il cavallo gli dissero il piacere che volevano ed ilcavallo corse a prendere lo speciale indumento. Gli disse prima di partire - Dopodomani ci troviamo qua alla stessa ora nello stesso posto -.
La bimba ed il pesce rimasero in ansia attesa.
Il giorno arrivò; i tre si trovarono nel bosco ed il cavallo oltre alla tuta speciale ridonò alla bimba ed al pesciolino anche la pietra.
- E questa? -disse la bimba. - Non l'hanno voluta? - continuò. Il cavallo le disse - Codesta pietra è molto rara e all'artigiano che mi ha fatto la tuta speciale gli è bastata solo una scheggia. Se guardi sotto la pietra manca un frammento; quello è stato il prezzo .-
Il pesciolino e la bimba insieme gli risposero - Il resto è tuo -. Il cavallo allora disse - Io non voglio nulla. L'unica cosa che ci potremo fare è qualcosa per tutto il nostro mondo. Tipo costuire o inventare qualcosa per tutti noi e usare la pietra per acquistare gli oggetti che serviranno -. Ovviamente nessuno dei tre aveva grandi idee. Il pesciolino allora esclamò:
- Faremo un concorso nel vostro mondo. Chiunque potrà partecipare; a patto che venga presentata un'invenzione. Tutti gli oggetti per costruire le invenzioni saranno gratuiti e li pagheremo con la nostra pietra -.
Ci fu il concorso; Vennero costruiti migliaia di oggetti. Da turbine eoliche , idriche ecc. a speciali pannelli alimentati dall'energia dell'etere.
Ognuno presentò la propria invenzione. Ci fu un vincitore. Il tuttofare del paese vinse. Proprio lui che aveva inventato i pannelli alimentati dall'energia dell'etere. Ancora una volta era rimasta una parte di pietra e si decise di farci pannelli alimentati dall'energia dell'etere per il fabbisogno di tutto il loro mondo.
- Vedi? - disse il pesciolino - La pietra ha immenso valore e pensa che nel mio mondo vale molto di più -.
Con tutto il frastuono del concorso la bimba aveva come dimenticato il suo compito: quello di riportare il pesciolino nel suo mondo.
Tornati a casa, la bimba, rivide lo speciale vestito e gli tornò tutto a mente.
- Domani lo indosserò e finalmente potrò diventare donna-pesce - disse la bimba.
L'indomani la bimba indossò la speciale tuta e finalmente partirono verso il mondo del pesciolino rosso senza dimenticare la metà della pietra luccicante.